La Italian Coworking Survey 2020 (ICSurvey 2020) è stata realizzata per raccogliere dati sulla situazione sono i coworking e gli altri spazi condivisi di lavoro durante questa prima fase di emergenza a seguito della diffusione della pandemia Covid-19.
All’indomani del lock-down nazionale, che così duramente ha colpito il settore degli uffici flessibili come tanti altri, abbiamo raccolto le sollecitazioni di alcuni operatori a cercare di tracciare i confini di questa improvvisa crisi e le prospettive di ripresa.
Ronnie Garattoni di Warehouse, Pietro Cotrupi di inCOWORK, Mico di Lab 121 e tanti altri del gruppo FB Italian Coworking Managers hanno supportato l’idea e contribuito a realizzare il questionario.
La campagna di raccolta è stata lanciata il 26 marzo e si è chiusa il 2 aprile.
La risposta è stata molto ampia, 71 organizzazioni che gestiscono 188 coworking in Italia, ovvero il 25% degli spazi di coworking in Italia, hanno risposto alle nostre domande.
Tra queste, ci sono i principali network italiani e tanti spazi indipendenti che hanno condiviso con noi informazioni e prospettive.
In questa particolare fase ancora molto incerta, ci interessava comprendere subito i confini della situazione, ovvero quanto l’entità del danno immediato per l’industria dei coworking, e condividere misure attese e azioni singolarmente messe in campo dagli operatori per contenere le perdite. Allo stesso modo era importante capire le percezioni sulla durata e le implicazioni che il distanziamento sociale comportano nella gestione degli spazi.