{"id":120243,"date":"2022-03-28T12:02:22","date_gmt":"2022-03-28T10:02:22","guid":{"rendered":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/?p=120243"},"modified":"2022-04-05T12:23:54","modified_gmt":"2022-04-05T10:23:54","slug":"quanto-rendono-i-coworking-in-italia-la-redditivita-nel-2021","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/quanto-rendono-i-coworking-in-italia-la-redditivita-nel-2021\/","title":{"rendered":"Quanto rendono i coworking in Italia? La redditivit\u00e0 nel 2021"},"content":{"rendered":"\t\t
<\/p>\n
Ancora non pienamente fuori dalla lunga emergenza pandemica, nella quale per\u00f2 il saldo degli spazi di lavoro condivisi in Italia ha continuato a crescere, presentiamo oggi i primi risultati della nuova Italian Coworking Survey 2021<\/a> (ICSurvey 2021), l\u2019indagine nazionale sul Coworking in Italia comprendente tutto l\u2019universo degli spazi di lavoro flessibili, dai business center, ai coliving, ai maker places, agli uffici condivisi, agli spazi di lavoro ibridi.\u00a0<\/p>\n \u00a0<\/p>\n <\/p>\n Alla ricerca hanno partecipato oltre 136 organizzazioni che gestiscono spazi di lavoro condivisi in tutto il Paese, tra ottobre e dicembre 2021. Tra gennaio e marzo 2022 sono stati raccolti ed elaborati i dati e le visualizzazioni a cura di Italian Coworking, DAStU-Politecnico di Milano e Cost Action CA18214.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Come ha reagito l\u2019industria del coworking e degli uffici flessibili cos\u00ec duramente colpita negli ultimi due anni? Quali cambiamenti si sono verificati? Quali prospettive si stanno affermando? Quali misure sono state adottate? L\u2019obiettivo \u00e8 fornire statistiche sul coworking affidabili, nonch\u00e9 raccogliere riflessioni che possano aiutare il lavoro di operatori, investitori, decisori pubblici, analisti e perch\u00e9 no di appassionati.<\/p>\n <\/p>\n In questo primo rapporto, proviamo a dare una possibile lettura del set di dati relativi al tema della redditivit\u00e0 degli spazi di coworking e uffici flessibili. Ognuno pu\u00f2 contribuire all\u2019analisi e all\u2019interpretazione dei dati interrogando il dataset attraverso le nostre visualizzazioni (vizzes) utilizzando i filtri.<\/p>\n <\/p>\n Sin dal 2017 abbiamo affrontato il tema della redditivit\u00e0 scoprendo, non senza sorpresa, che solo 1 struttura su 3 dichiarava di avere, o di prevedere per l\u2019anno in corso, un bilancio societario in attivo. Dato confermato nella successiva ICSurvey 2019 in cui sempre solo 1 struttura su 3 risultava redditizia.<\/p>\n <\/p>\n Per spiegare questa peculiarit\u00e0 italiana, abbiamo pi\u00f9 volte sottolineato, e i dati 2021 lo confermano, che da noi si sono sviluppati diversi tipi di spazi di coworking. Fra questi esiste:<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Va dunque considerato che sulla redditivit\u00e0 influiscono diverse motivazioni e vocazioni, obiettivi e orientamenti al business, senza considerare che esistono poi condizioni territoriali specifiche ed altri fattori da tenere in considerazione.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n A pi\u00f9 di 2 anni dall\u2019inizio dell\u2019emergenza sanitaria, si conferma nuovamente, per 2021, il dato emerso dalla ICSurvey 2018 e 2019: poco pi\u00f9 di un terzo dei coworking (34%) \u00e8 in attivo; il 40% \u00e8 in pareggio, il 26% \u00e8 in perdita.<\/p>\n <\/p>\n Come valutare questo dato al termine della pandemia?<\/strong><\/p>\n <\/p>\n Visto l\u2019andamento economico di questi ultimi 2 anni, che ha generato lo stop di tante attivit\u00e0 dell\u2019industria del coworking e degli uffici flessibili (pensiamo non solo ai lockdown, ma anche alle perduranti limitazioni sugli eventi, sulla formazione in presenza, ecc.), il dato \u00e8, secondo noi, non solo incoraggiante, anzi risulta notevole. Anche se solo leggermente, rispetto agli anni precedenti, la quota complessiva degli operatori che presenta un bilancio in attivo \u00e8 addirittura in crescita.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Tale quota diventa significativamente pi\u00f9 ampia tra coloro per cui il coworking o l\u2019ufficio flessibile rappresentano l\u2019attivit\u00e0 prevalente.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Il business dunque ha superato questa fase critica dell\u2019emergenza pandemica e sembra andare bene specialmente per chi se ne occupa in modo prevalente. Circa il 50% di chi si occupa di coworking e uffici flessibili come principale attivit\u00e0 ha un bilancio positivo, residuale la quota di coloro in perdita (meno del 20%).\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Al contrario, chi cerca di ridurre le spese con l\u2019ufficio condiviso\/coworking ha pi\u00f9 probabilit\u00e0 di subire delle perdite (40%) e solo raramente (12%) riesce a guadagnare.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Fare parte di un network, ovvero far parte di una societ\u00e0 che gestisce pi\u00f9 spazi o in misura minore far parte di un franchising, aiuta a raggiungere pi\u00f9 velocemente il successo. I coworking che rientrano in questa categoria sono in media pi\u00f9 redditizi di quelli che non fanno parte formalmente di alcun network; il dato per\u00f2 non \u00e8 statisticamente significativo. Anche le reti associative che riuniscono a vario titolo pi\u00f9 strutture sembrano avere un effetto sulla redditivit\u00e0, sebbene in misura inferiore rispetto ai franchising o alle societ\u00e0 che gestiscono pi\u00f9 strutture.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Non si pu\u00f2 non notare tuttavia che in Italia la presenza di piattaforme di coworking nazionali e internazionali si sia, negli ultimi 3 anni, sostanzialmente ridotta a 4-5 operatori prevalentemente concentrati nel milanese. Inoltre, ad oggi quasi nessuno di questi, tranne rarissime eccezioni, \u00e8 significativamente presente al di sotto di Roma. Questo trend pone l\u2019Italia alla periferia dell\u2019espansione del coworking e del\u00a0flexible office<\/em>\u00a0globale e pu\u00f2 essere essere ricondotto al basso livello di attrazione degli investimenti del Paese, e al ritardo sull\u2019adozione di forme di lavoro pi\u00f9 flessibili in Italia.<\/p>\n <\/p>\n Nelle prossime rilevazioni concentreremo l\u2019attenzione su questo fenomeno e sulle sue determinanti che rivestono un ruolo importante della diffusione del coworking in tanti paesi.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Dopo questa lunga fase di crisi non ci meraviglierebbe se la discriminante territoriale riprendesse significativamente importanza.<\/p>\n <\/p>\n Nel 2018 avevamo rilevato che i coworking nelle citt\u00e0 oltre i 100 mila abitanti e, in particolare, in grossi agglomerati oltre i 500 mila abitanti, avevano, per ovvi motivi, una migliore performance. Allo stesso tempo avevamo a pi\u00f9 riprese evidenziato come le prospettive per chi apriva un coworking in un piccolo comune o in un\u2019area interna o al Sud d\u2019Italia non erano penalizzanti come ci si poteva immaginare. Anzi, proprio piccoli comuni e Mezzogiorno d\u2019Italia mostravano una sorprendente vitalit\u00e0, confermata nel 2021.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Pertanto, anche i dati di quest\u2019anno ci dicono che la dimensione del comune (piccolo, medio grande o metropolitano) e la macro area regionale (Nord, Centro, Sud, Isole) non sono fattori determinanti per la redditivit\u00e0 degli spazi di coworking e uffici flessibili. Lo saranno sicuramente per quanto riguarda la sostenibilit\u00e0 o l\u2019entit\u00e0 dei bilanci; per intenderci, mentre le entrate e le uscite potrebbero avere pesi molto diversi in un contesto metropolitano o rurale, la collocazione geografica non influenza la possibilit\u00e0 di avere bilanci positivi anche in periferia.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Il 31% dei coworking con bilancio in attivo \u00e8 localizzato in aree urbane dai 500.000 abitanti in su e oltre il 51% percento in agglomerati dai 100.000 abitanti in su. Ma se 1 spazio di successo su 2 si trova in un contesto metropolitano almeno 1 su 3 si trova in un piccolo comune (al di sotto dei 50.000 abitanti) dove i coworking in attivo sono il 33%.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n In media i coworking e gli uffici flessibili in Italia dopo 2 anni di attivit\u00e0 hanno superato la fase di startup e sono in maggioranza in attivo, un anno in meno da quanto riscontrato nel 2017. La crescita di interesse verso soluzioni di\u00a0flexible real estate<\/em>\u00a0da parte di nuovi utenti come aziende e smartworkers, potrebbe infatti rendere meno significativa la relazione tra anni di attivit\u00e0 dello spazio e redditivit\u00e0, come si riscontrava negli anni passati. In effetti, prima della pandemia, gli operatori che aprivano un nuovo spazio di coworking dovevano stimolare la domanda e impiegavano in media 3 anni per consolidare una clientela.\u00a0\u00a0Oggi che la domanda di spazi flessibili \u00e8 in forte aumento il problema \u00e8 piuttosto intercettarla e adeguarsi velocemente ai bisogni di questi nuovi potenziali clienti che sono molto volatili. Sembra ragionevole pensare che fra qualche anno, superata questa fase molto confusa, l\u2019esperienza e gli anni di attivit\u00e0 potrebbero tornare a fare la differenza in termini di creazione di una clientela stabile e dunque tornare a influenzare la redditivit\u00e0.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n La sensazione \u00e8 che, tra coloro che operano nel profit, avere una struttura da 1000mq in su conti pi\u00f9 che nelle precedenti analisi. Gli spazi di coworking in attivo hanno infatti una maggiore dimensione in mq e ospitano pi\u00f9 di 50 coworkers in media. Viceversa quelli in perdita hanno meno di 35 coworkers in media.<\/p>\n <\/p>\n Sempre ai fini della redditivit\u00e0, nel 2021 sembra ancora pi\u00f9 rilevante l\u2019avere a disposizione metrature importanti. Il nuovo interesse delle aziende verso coworking e uffici flessibili si trasforma in una opportunit\u00e0. A conferma di questa tendenza, come infatti vedremo a proposito della composizione degli spazi, sono sempre pi\u00f9 gli uffici o le stanze private e meno le postazioni a generare pi\u00f9 profitti. La pandemia Covid-19 ha fatto aumentare le richieste di spazi privati che, quindi, sono propri delle strutture pi\u00f9 ampie e hanno attratto i lavoratori a distanza.<\/p>\n <\/p>\n Insomma, la dimensione e la disponibilit\u00e0 di ambienti dedicati ad uffici privati e sale, fanno la differenza, a patto di ritrovarsi in un contesto territoriale che permette di ammortizzare agevolmente gli oneri (vedi dopo sull\u2019aumento dei costi di gestione).<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Pertanto, in un contesto dove la densit\u00e0 di utenti per mq \u00e8 pi\u00f9 bassa del passato e la dimensione dell\u2019immobile diventa importante, la propriet\u00e0 o la concessione gratuita dello spazio \u00e8 un fattore che, per ovvie ragioni, fa la differenza nella redditivit\u00e0 di uno spazio di coworking. Pagare o meno l\u2019affitto dello spazio di coworking \u00e8 come si rileva dai dati un fattore di successo significativo.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Tra coloro che gestiscono uno spazio in fitto da un privato, i costi di locazione pesano circa il 40% del totale delle uscite (in linea con gli altri anni), e il 24% tra tutti (era 27% nel 2018). Pertanto in termini di redditivit\u00e0, se lo spazio \u00e8 di propriet\u00e0 o in concessione da un privato o da un ente pubblico rende la vita molto pi\u00f9 facile. Di fatto nella nostra rilevazione, poco pi\u00f9 di 1\/4 dei coworking che pagano l\u2019affitto ad un privato \u00e8 in attivo.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Nella viz Redditit\u00e0 abbiamo ricostruito la struttura dei costi e delle entrate degli spazi partecipanti. Le considerazioni principali circa il flusso di spesa riguardano il peso delle utenze e i nuovi costi da sostenere tra cui i dispositivi e i processi per la pandemia Covid-19.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Se si considera che la survey \u00e8 stata somministrata prima della recente guerra in Ucraina con il connesso aumento generalizzato dei costi dell\u2019energia, le utenze a dicembre 2021 erano gi\u00e0 diventate la prima voce di spesa sostenuta dagli spazi di coworking (25,4% della spesa complessive degli spazi e uffici italiani). Prima di conclamarsi come nuova tegola per gli operatori italiani, luce, gas e altre utenze hanno fatto lievitare i costi complessivi di gestione.\u00a0<\/p>\n <\/p>\n Meno significativo, ma comunque un nuovo importante costo che si aggiunge, \u00e8 quello legato alla gestione del Covid-19, che con il 7% del costo totale era una voce non esistente nelle altre rilevazioni.<\/p>\n <\/p>\n Come al solito se da un lato l\u2019incremento consistente dei costi di gestione degli immobili a destinazione ufficio pone una nuova minaccia alla difficile redditivit\u00e0 dei coworking e uffici flessibili in Italia, dall\u2019altro inevitabilmente crea anche nuove opportunit\u00e0 grazie alla contestuale crescita di potenziali clienti che decidono di lasciare la gestione dei propri uffici a qualcun altro.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n A due anni dalla pandemia il coworking, uffici flessibili, business center e altri spazi di lavoro condiviso hanno retto l\u2019urto e confermano, se non migliorano, gli indicatori di redditivit\u00e0 come rilevati nelle precedenti ICSurvey.<\/p>\n <\/p>\n Sono confermati alcuni fattori influenzano la performance degli spazi di coworking come rilevato gi\u00e0 nelle scorse edizioni: svolgere l\u2019attivit\u00e0 in modo prevalente, la dimensione e la propriet\u00e0 dell\u2019immobile.<\/p>\n <\/p>\n Non sono stati confermate, invece, alcune relazioni come la localizzazione dell\u2019attivit\u00e0, ovvero la dimensione del comune o l\u2019area macro-geografica, sebbene abbiamo evidenziato che influiscano indubbiamente sulla sostenibilit\u00e0 dell\u2019investimento e sul peso del business.<\/p>\n <\/p>\n Allo stesso modo, influisce, ma non in modo meno determinante, l\u2019appartenenza ad un network che gestisce o associa pi\u00f9 spazi. Far parte di un gruppo o aderire ad un franchising aiuta ad avere una migliore performance in media, ma non in modo significativo rispetto ai cosiddetti \u201cindipendenti\u201d.<\/p>\n <\/p>\n Sono in aumento i costi di gestione legati alle utenze e ai protocolli Covid-19. Abbiamo sottolineato che questi oneri da una parte possono mettere ancora in sofferenza gli operatori, dall\u2019altra creano nuove opportunit\u00e0 di mercato.<\/p>\n <\/p>\n Altre tendenze sembrano pi\u00f9 legate alla pandemia e alle scelte in risposta alla nuova domanda di uffici flessibili, sale e postazioni che si \u00e8 generata, come nessuna significativa relazione tra anni e redditivit\u00e0.<\/p>\n <\/p>\n <\/p>\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t Ilaria Mariotti is Associate Professor of Urban and Regional Economics at the Department of Architecture and Urban Studies \u2013 Politecnico di Milano (Italy)<\/p>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\n\t\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t \u00a0<\/p>\n Ti \u00e8 piaciuto questo articolo? \u00a0Facci sapere cosa ne pensi qui sotto o sui nostri canali social.\u00a0<\/p>\t\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t contribuisci<\/a><\/p>\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t<\/section>\n\t\t\t\t Indice Ancora non pienamente fuori dalla lunga emergenza pandemica, nella quale per\u00f2 il saldo degli spazi di lavoro condivisi in Italia ha continuato a crescere, presentiamo oggi i primi risultati della nuova Italian Coworking Survey 2021 (ICSurvey 2021), l\u2019indagine nazionale sul Coworking in Italia comprendente tutto l\u2019universo degli spazi di lavoro flessibili, dai business center, […]<\/p>\n","protected":false},"author":7,"featured_media":120245,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_seopress_robots_primary_cat":"none","_seopress_titles_title":"Quanto rendono i coworking in Italia? La redditivit\u00e0 nel 2021","_seopress_titles_desc":"I dati dalla ICSurvey 2021 su quanto rendono i coworking e uffici flessibili in Italia. Scopri tutti i fattori che influenzano la redditivit\u00e0 nel 2021 nel settore","_seopress_robots_index":"","footnotes":""},"categories":[53],"tags":[90,9393,89],"ppma_author":[9399,9397],"authors":[{"term_id":9399,"user_id":7,"is_guest":0,"slug":"zigafoundry","display_name":"MvLR","avatar_url":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/21c776d7364c3f46f6168a5a35fe450b?s=96&d=https%3A%2F%2Fui-avatars.com%2Fapi%2FMvLRZigafoundry%2F96%2F3dc1d3%2Ffff%2F1%2F0.4%2F%2F1%2F1&r=g","user_url":"http:\/\/michelevlorusso.eu","last_name":"Lo Russo","first_name":"Michele","description":"A contemporary hunter-gatherer @italiancoworking.it @GoDesk.it"},{"term_id":9397,"user_id":0,"is_guest":1,"slug":"cap-imariotti","display_name":"imariotti","avatar_url":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/77c5967fe71a675cbd82d81e19f0ab8d?s=96&d=mm&r=g","user_url":"","last_name":"Mariotti","first_name":"Ilaria","description":"Ilaria Mariotti is Associate Professor of Urban and Regional Economics at the Department of Architecture and Urban Studies \u2013 Politecnico di Milano (Italy)"}],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/120243"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/7"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=120243"}],"version-history":[{"count":46,"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/120243\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":120745,"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/120243\/revisions\/120745"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/120245"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=120243"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=120243"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=120243"},{"taxonomy":"author","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.italiancoworking.it\/wp-json\/wp\/v2\/ppma_author?post=120243"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}\n
Quanto rendono i coworking in Italia? Ancora 1 su 3 \u00e8 redditizio.<\/strong><\/h2>\n
Pi\u00f9 redditivit\u00e0 per chi svolge l\u2019attivit\u00e0 in modo prevalente<\/strong><\/h2>\n
Far parte di un network aiuta, ma non \u00e8 determinante<\/strong><\/h2>\n
Aprire in un contesto metropolitano \u00e8 pi\u00f9 redditizio, ma in periferia non si sbaglia<\/strong><\/h2>\n
Break even point passa a 2 anni ma \u00e8 meno significativo<\/strong><\/h2>\n
La dimensione della struttura conta sempre di pi\u00f9<\/strong><\/h2>\n
La propriet\u00e0 dell\u2019immobile: un fattore discriminante<\/strong><\/h2>\n
In aumento i costi di gestione: il peso delle utenze e delle restrizioni Covid-19\u00a0<\/strong><\/h2>\n
Conclusioni<\/strong><\/h2>\n
\n\t\t\t\t\t\t\tMvLR\t\t\t\t\t\t<\/h4>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\n\t\t\t\t\t\t\t\t\t
\n\t\t\t\t\t\t\tIlaria Mariotti\t\t\t\t\t\t<\/h4>\n\t\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t\n\t\t\t\t\t\t\t\t\t
supporta il lavoro di analisi<\/h4>\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t
sostieni la icsurvey<\/h3>\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t
Italian Coworking survey 2021 \u00e8 In collaborazione con:<\/h2>\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t
\n\t\t\t\t\t\t\t