I numeri del coworking in Italia 2019

Quanti sono i coworking in Italia? Guarda la nostra mappa interattiva e le elaborazioni sulla più completa lista di coworking e spazi di lavoro condivisi in Italia.

Aggiornato al 30 dicembre 2019

Quanti sono gli spazi di coworking in Italia?

 I coworking in Italia sono un’alternativa all’ufficio e al lavoro da casa ormai diffusa e conosciuta dai più. Forse non sai che i primi coworking in Italia sono nati soltanto 10 anni fa e che dagli Stati uniti il fenomeno era partito solo 5 anni prima.

Di spazi di lavoro condivisi, fatti per accogliere professionisti e imprese che lavorano indipendentemente, all’inizio del 2010 se ne contavano forse una decina in tutta Italia, quasi tutti concentrati nelle grandi città del centro-nord.

Oggi i coworking sono cresciuti velocemente in tutto il Paese. Alla data di questo articolo, che è in costante aggiornamento, Italian Coworking ne conta sulla propria piattaforma oltre 700, grossomodo 1 coworking ogni 84.000 abitanti.

Gli spazi di lavoro condivisi sono ormai diffusi dai grandi ai piccolissimi centri e sono diventati un modello organizzativo del lavoro di successo nel nostro paese, almeno numericamente.

È difficile tenere il passo sui numeri dei coworking in Italia per due principali ragioni:

  1. L’universo coworking è molto vario. Ne abbiamo parlato ampiamente nel report sul rendimento dei coworking nel 2018 nella ICSurvey 2018 e lo faremo su quello 2019, ti suggerisco di guardarli. La via italiana al coworking è caratterizzata da realtà molto diverse, fatte di spazi di meno 100mq e di grandi investimenti in strutture di oltre 5000mq, di operatori indipendenti, di grandi società dal fatturato milionario, di iniziative associative e di esperienze collaterali (apro un coworking all’interno dello spazio della mia società/studio), ecc.. Insomma diversi modelli che differiscono anche molto in termini di organizzazione, investimenti, vocazione, motivazioni e finalità.
  1. Le statistiche sul fenomeno erano inesistenti o inaffidabili o chiuse.

Così abbiamo deciso di fare da noi (leggi qui se vuoi sapere come abbiamo iniziato). A fine 2017, con un estesa ricerca web e sui social networks eravamo riusciti a scovarne poco più di 500. Era stata una sorpresa, suffragata successivamente da altre ricerche (CNR). Nel 2018, in collaborazione con il Forum PA per il rapporto ICityRate2018, abbiamo rintracciati più di 650 coworking in Italia. Da allora “puliamo” e manteniamo la nostra lista dei coworking che hanno chiuso (circa 70 tra il 2018 e 2019) e abbiamo sviluppato e messo online la lista e tanti strumenti per monitorare e supportare gli operatori.

 


I numeri del coworking in italia 

Si conferma anche per quest’anno la crescita degli spazi di coworking in Italia. Sono una 40 gli spazi nuovi mappati, al netto di quelli che abbiamo verificato non più operativi. Abbiamo superato quota 700 e abbiamo registrato un incremento degli investimenti con una crescita degli operatori multi spazi.

La mappa sotto mostra la diffusione dei coworking in Italia a fine novembre 2019. La mappa è interattiva e puoi navigare tra aree geografiche: regioni, province e comuni o cercare un comune e scoprire i dati che più ti interessano.

Gli spazi di coworking sono ormai presenti in tutte le regioni (ma non ancora in tutte le province), e sono diffusamente distribuiti dal nord a sud alle isole. 

 

Mappa dei coworking in Italia

 

I numeri del coworking al Nord

Il 60% dei coworking opera nel Nord Italia (425) con una prevalenza nel Nord-ovest ed una crescita più sostenuta che nel resto del paese. Rispetto alla ricognizione 2018 sono stati riscontrati +27 spazi. E’ qui che il modello degli spazi condivisi si è affermato di più nel paese e dove mostra una grande vitalità.  

La Lombardia, in particolare, è senza dubbio la regione dove sono più presenti, non solo perché qui sono concentrati più di ¼ dei coworking italiani, ma anche perché qui si registra l’offerta più alta di spazi per abitante (1 coworking per ogni 52mila ab.) e la maggior crescita di spazi di coworking rispetto allo scorso anno (+14).

Nel resto del Nord-ovest, fatta eccezione per i capoluoghi di regione, Liguria e Piemonte ospitano invece un numero nettamente inferiore di coworking sia in termini assoluti, sia di densità. Tuttavia a Torino si registra una grande vitalità nel 2019 con numerosi nuovi coworking rintracciati.

Nel nord-est, le regioni dove sono presenti più spazi sono il Veneto (dove negli ultimi anni il coworking cresce) e l’Emilia Romagna con una elevata densità per abitanti di poco più bassa della Lombardia (1 coworking ogni 62mila abitanti). Il Veneto in particolare è la seconda regione con più spazi di lavoro condivisi in Italia omogeneamente distribuiti tra tutte le province e molto presente anche nei piccoli centri.

Diversamente, nelle altre regioni del Nord Italia i coworking sono prevalentemente presenti nelle città capoluogo di provincia e con una densità attorno alla media nazionale.

 

Cresce anche il coworking al Centro e al Sud (+Isole)

Anche nelle regioni del Centro Italia e del Sud riscontriamo una crescita rispetto al 2018. Nelle regioni centrali lo sviluppo del coworking è legato alle città più grandi, ne è un esempio il Lazio, i cui coworking sono concentrati quasi esclusivamente a Roma. Diversamente la diffusione di spazi di lavoro condivisi in Toscana è molto più omogenea e vicina al trend delle altre regioni del nord. Anche qui il saldo tra spazi mappati che hanno aperto e chiuso è positivo.

Non è più una sorpresa che gli spazi di lavoro condivisi siano diventati un riferimento anche al Sud e e nelle Isole. Negli ultimi anni sono nati numerosissimi spazi (134), che in parte hanno colmato il forte gap esistente. Puglia e Sicilia sono le regioni in cui questo trend è più visibile (anche grazie ad alcune scelte di politiche regionali), mentre il coworking si afferma con più lentezza in regioni come la Campania (che pure vede il trend di crescita più alto nel 2019) e la Calabria.

 

Sud, i numeri del coworking ci sono, gli investimenti meno

Tuttavia, se lo scorso anno abbiamo enfatizzato con piacere la crescita del coworking nel Mezzogiorno, oggi non possiamo non evidenziare la scarsità di investimenti riscontrata anche nel 2019 da parte dei grandi player del settore, che restano largamente assenti sotto Roma (con poche eccezioni e voci su prossime aperture sempre rimandate). In queste regioni l’universo coworking resta fatto per lo più di piccoli o piccolissimi spazi. Napoli è l’esempio più evidente di città metropolitana con una offerta di spazi molto limitata. Per questo, sebbene con un trend in crescita, l’offerta di coworking al Sud resta ancora focalizzata su singoli individui e su singoli spazi indipendenti, raramente connessi a network e, in genere, con poche risorse e servizi disponibili.

 

Le città con più coworking

Non sorprende invece che con circa 91 coworking attivi mappati, Milano è il comune con più coworking in Italia, sia per numero (13% degli spazi in Italia), sia per densità in rapporto alla popolazione (1 spazio ogni 14mila ab. circa). Non a caso, Coworking a Milano è la parola chiave più ricercata su internet a proposito di spazi condivisi anche per il 2019. 

Roma è nettamente al secondo posto, con 57 coworking rintracciati e 1 spazio ogni 45mila abitanti e soprattutto con una interessante crescita rispetto al 2018. In generale negli ultimi due anni l’offerta di coworking nella capitale è cresciuta anche qualitativamente: infatti a differenza di quanto dicevamo circa la crescita degli spazi collaborativi del Sud, negli ultimi 2 anni sono stati realizzati investimenti rilevanti sulla capitale sia da parte dei grandi player come Talent Garden (Ostiense), Copenico (EUR), Spaces (Ostiense) e anche da parte di operatori indipendenti che hanno investito in modo considerevole. Guarda anche la nostra guida agli spazi di coworking a Roma.

Al terzo posto è Torino (24 e 1 spazio ogni 36mila ab.), che è nel 2019 una delle città in cui abbiamo mappato un gran numero di nuovi coworking. Seguono Firenze (17), Bologna (14), Verona e Venezia (12).

Rispetto al 2018 crescono i coworking in quasi tutte le principali città, ma non tutte, guarda la mappa sopra per i dettagli, seleziona il dettaglio geografico comunale o utilizza la ricerca per trovare il comune di interesse.

Le città al Sud con più coworking attivi sono Napoli (14) e Palermo (13), qui la densità degli spazi è decisamente più bassa della media del Paese.

 

I coworking dei piccoli centri

Come già rilevato nella prima ricognizione del 2018 i coworking italiani, non sono più una realtà limitata alle grandi città. Guardando al numero complessivo, più di 1 spazio su 4 ha sede in un agglomerato al di sotto dei 50mila abitanti e la metà di questi opera in comuni al di sotto dei 20mila.

Negli ultimi anni sono nate, infatti, molte esperienze di coworking in contesti a poca densità abitativa o in centri a ridosso delle aree metropolitane. In molti casi si tratta di “coworking coraggiosi” perché per sopravvivere in contesti periferici e poco dinamici devono stimolare la domanda, magari adattando (a volte troppo?) il modello del coworking alla realtà locale. Nei piccolissimi centri si trovano infatti interessantissimi esperimenti come alcuni coworking rurali, coworking sociali, spazi a gestione mista pubblico-privata, coworking in laboratori e studi professionali.

Nei piccoli comuni prossimi ad aree metropolitane si sta sperimentanto quello che potremmo chiamare il coworking per pendolari (Commuting coworking), che con l’affermarsi dello smartworking (lavoro agile) offre il vantaggio di lavorare vicino casa in alcuni giorni alla settimana.

 

I coworking in comuni al di sotto dei 5000 abitanti

E’ sempre Kioosco, il coworking nel comune nel comune più piccolo: Pieve di Bono-Prezzo (TN) con poco più di 1.500 abitanti. 

Sono invece una ventina i coworking che hanno sede in paesi al di sotto dei 5.000 abitanti, tra questi, per citarne alcuni Lotto Cinque a Malgrate (LC), Bam Lab a Carrù (CN), Warehouse Factory a San Costanzo (PU).

 

Aree di potenziale di espansione

Numero di coworking per popolazione comunale nel 2019 e densità per abitante

fonte: Istat 2011 e italiancoworking.it

A guardare un indicatore rozzo come quello della densità per popolazione si capisce che ci sono ancora molti margini di crescita per il coworking in Italia, sia nelle grandi città (oltre 100mila ab.) che in quelle piccole. 

In media nei centri urbani più grandi (oltre 100mila ab.) è attualmente presente 1 coworking ogni 37mila abitanti, mentre nei comuni medi (50-100mila ab.) la densità decresce notevolmente (e ovviamente) fino ad arrivare a 1 coworking per oltre 240mila abitanti nei comuni al di sotto dei 20mila.

Se guardi il grafico sotto la mappa puoi divertirti a scovare le città/province/regioni con una minore densità di coworking per abitante (i blocchi più scuri).

 

Attenzione però, se stai valutando se aprire o meno uno spazio questi dati sono solo il punto di partenza. Guarda cosa offre l’Italian Coworking Survey per farti una idea più precisa dei fattori che influenzano la riuscita di un coworking.

Puoi anche contattaci se hai bisogno di informazioni o di una valutazione.

 

Se sei invece uno studioso o sei solo interessato a come si stanno sviluppando gli spazi di lavoro condivisi in Italia, forse potrebbe essere utile anche guardare ad indicatori come la densità di imprese o delle partite iva sul territorio o altri indici della vivacità economica o sociale. 

 

Tra qualche tempo proveremo ad incrociare anche questi dati o forse puoi darci una mano tu segnalarci coworking che non hai trovato nella nostra lista o che non sono più operativi, banche dati o sporcarti le mani con i dati direttamente tu. Se non hai tempo o le competenze per farlo puoi sostenere il nostro lavoro con un contributo

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